Ravenna Indimenticabile

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Descrizione:

  • Visita della città mezza giornata
    L’itinerario si svolge nel centro storico alla scoperta dei monumenti diocesani che in modo esemplare riassumono le tre fasi ravennati.
    La città tra V e VIII secolo è stata tre volte capitale: prima dell’Impero Romano d’Occidente, poi del Regno degli Ostrogoti e infine dell’Esarcato Bizantino.
    Del primo periodo imperiale si potrà ammirare il Battistero Neoniano realizzato agli inizi del V secolo. E’ contraddistinto da una grande cupola decorata con mosaici perfettamente conservati. Sempre dell’epoca imperiale (V secolo), lo splendido Mausoleo di Galla Placidia è uno scrigno di arte paleocristiana. Voluto dall’Imperatrice fu destinato come cappella personale per poi essere il sepolcro di sé e del figlio Imperatore Valentiniano III e del marito: il generale Costanzo III.
    I mosaici romani sono magistrali e già con molti contributi dell’iconografia orientale. La seconda fase fu altrettanto grandiosa: il trentennio ostrogoto con la figura di Teodorico il Grande si è contraddistinto con la realizzazione di importanti opere architettoniche. La Basilica di Sant’Apollinare Nuovo, era la basilica del palazzo imperiale decorata con mosaici che narrano nel ciclo cristologico le Parabole, i Miracoli e la Passione riservandoci inaspettate sorprese non riscontrabili da nessun altra parte al mondo. A questi si aggiungono mosaici con eleganti cortei che sfilano partendo dalle città di Ravenna e Classe le quali ci restituiscono molti edifici ancora oggi visibili in città. L’ultimo periodo ravennate fu quello dell’Esarcato (VI secolo). L’estensione dell’Impero Bizantino era tale da imporre una delocalizzazione del potere attraverso l’Esarca: Ravenna ed Alessandria d’Egitto erano le due sedi. Ma solo Ravenna si specchiava perfettamente con la capitale bizantina infatti con la maestosa Basilica di San Vitale, si creò una specularità con la chiesa di Santa Sofia a Costantinopoli. La sua forma ottagonale la rendono unica nel panorama delle chiese bizantine e si contraddistingue per i raffinati mosaici imperiali che rappresentano l’imperatore Giustiniano e la moglie Teodora assieme a mirabili scene dell’Antico Testamento.
    Tutti questi meravigliosi mosaici sono stati d’ispirazione a Dante Alighieri, il quale soggiornò gli ultimi anni della sua vita a Ravenna. Infatti il Paradiso della Divina Commedia contiene visioni riscontrabili nei monumenti ravennati dai quali Dante fu certamente ispirato. La visita non mancherà quindi un passaggio alla settecentesca Tomba di Dante Alighieri e la Zona del Silenzio scoprendo in questo modo la tumultuosa storia dei suoi resti mortali, trafugati dai francescani e nascosti in più punti.


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