Milano moderna: arte oltre gli schemi

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Descrizione:

  • Ore 06.00 Ritrovo dei Sig.ri Partecipanti a Ravenna in Piazzale Natalina Vacchi, sistemazione in pullman GT e partenza per Milano. Arrivo e visita guidata della Mostra a Palazzo Reale di Max Ernst: il dadaista, il surrealista, il romantico, il patafisico, l’umanista interessato al Rinascimento». Si tratta della prima retrospettiva in Italia dedicata al pittore, scultore, poeta e teorico dell’arte tedesco, poi naturalizzato americano e francese. Una mostra imponente che conta oltre 400 opere tra dipinti, sculture, disegni, collage, fotografie, gioielli e libri illustrati provenienti da musei, fondazioni e collezioni private, in Italia e all’estero. Frutto di un lungo lavoro di studio e d’indagine compiuto dai curatori che ha permesso di includere tra i prestiti anche opere e documenti che non venivano esposti al pubblico da parecchi decenni. La vastità di temi e sperimentazioni dell’opera di Ernst si spalma su settant’anni di storia del XX secolo, tra Europa e Stati Uniti, sfuggendo costantemente a ogni definizione. I visitatori potranno ripercorrere l’avventurosa parabola creativa dell’artista, segnata dai grandi avvenimenti storici del XX secolo e costellata di amori straordinari, nonché di amicizie illustri. Un percorso espositivo in cui giochi di percezione tra stupore e meraviglia, enigmi impenetrabili e costellazioni di simboli conducono oltre la pittura. La mostra offre un viaggio appassionato e illuminante nella mente di uno dei più talentuosi artisti nel Novecento che, nonostante la sua centralità nella storia dell’arte del XX secolo, in Italia è stato rappresentato raramente. Pranzo libero. Nel pomeriggio partenza per Pirelli HangarBicocca, uno spazio espositivo dedicato alla produzione e promozione di arte contemporanea. incontro con la guida e inizio della visita esclusiva di questo luogo dinamico e di sperimentazione artistica che vanta collaborazioni con artisti italiani e internazionali. Con un’estensione complessiva di 15000 mq, è situato nel quartiere industriale Bicocca, che deve il nome alla Bicocca degli Arcimboldi, una storica villa di campagna del Quattrocento, tuttora visibile. L’attuale destinazione di HangarBicocca è strettamente connessa alla sua storia, infatti appartiene a pieno titolo ad un caso eccellente di archeologia industriale. Nasce come riconversione dell’ex stabilimento Breda, azienda fondata nel 1886 e che operava nel settore metalmeccanico per la produzione di locomotive a vapore ed elettriche. Al 1903 risale lo spostamento degli stabilimenti alla Bicocca e l’ulteriore sviluppo, infine agli anni Ottanta il passaggio da Breda al Gruppo Ansaldo, con il quale comincia il processo di dismissione dell’area industriale a favore della riqualificazione del quartiere. Dopo alcuni anni di abbandono, nel 2004 il complesso HangarBicocca viene acquisito dal Gruppo Pirelli, da tempo legato al quartiere industriale milanese, che ne sancisce la destinazione a polo museale dell’arte contemporanea. Tra le installazioni permanenti vi sono: La Sequenza del 1981 che si presenta come una grande scultura realizzata con moduli identici ma distribuiti su diversi livelli, come sintesi astratta delle colonne di un tempio. Il riferimento è all’architettura classica; I Sette Palazzi Celesti  del 2004-2015: un’installazione permanente per la Navata di sinistra realizzata dall’artista tedesco Kiefer in occasione dell’apertura di Pirelli HangarBicocca. L’opera prende spunto dalle religioni antiche, dalla storia dell’Occidente, dal confronto tra epoche e dal tema delle grandi costruzioni architettoniche come tentativo dell’uomo di raggiungere il divino. Le sette “torri” sono costruite in cemento armato proveniente da moduli angolari dei container per il trasporto merci e sono accompagnate da oggetti che fanno riferimento alla storia dell’arte e alla tradizione ebraica. Cinque grandi tele, inserite nel riallestimento del 2015, contribuiscono alla riflessione sulla relazione tra uomo e natura con riferimenti alla storia del pensiero occidentale; Osgemeos, Efémero a partire dal 2016 anche la parte esterna del Cubo è stata adibita ad area espositiva con progetti di Street Art commissionati ogni anno. Fino al 26 febbraio viene ospitata la mostra temporanea “Neons Corridors Rooms” di Bruce Nauman, considerato tra gli artisti viventi di maggior rilievo che ha segnato ha segnato la storia dell’arte contemporanea dalla metà degli anni sessanta ad oggi. L’esposizione include, in aggiunta a diversi lavoro esposti a Londra ed Amsterdam, una considerevole selezione di suoi celebri corridoi e stanze esplorando per la prima volta nella loro interezza le sperimentazioni compite da Nauman in termini di esperienza spaziale, approccio architettonico, uso della luce, suono, linguaggio e video. Al termine partenza per il rientro previsto in tarda serata.


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