18 febbraio 2024 (posti esauriti)
Giornata intera
€ 120,00 (sold out)
Ore 07.00 Ritrovo dei Sig.ri Partecipanti a Ravenna in Piazzale Natalina Vacchi, incontro con l’accompagnatore, sistemazione in pullman GT e partenza Chiusdino, comune quasi alle porte della Maremma, lungo la strada che collega Siena e Grosseto. In questo territorio si trova il sito di San Galgano, oltre alle rovine dell’abbazia cistercense, comprende anche l’eremo di Montesiepi, al cui interno vi è conservata la famosa spada nella roccia. L’Abbazia di San Galgano , capolavoro di architettura cistercense , è una maestosa chiesa duecentesca situata in una magnifica cornice naturale fatta di tutti gli stereotipi per cui la Toscana è famosa nel mondo: dolci colline, vigneti e file di cipressi. Le rovine dell’abbazia con il suo profilo ancora intatto e immerse nella campagna toscana, regalano un colpo d’occhio davvero incredibile e particolare. Oltre al tetto manca anche il pavimento, il quale durante la bella stagione si trasforma in un manto erboso, mentre si può ancora vedere un transetto in tre navate e 4 cappelle con volte a crociera. A fianco dell’abbazia di San Galgano vi è il chiostro, che però è stato ricostruito all’inizio del secolo scorso, usando tuttavia i materiali originali. Molto belle anche alcune sale accessorie tra cui la sala capitolare, dove in origine si ritrovavano i monaci per deliberare le principali regole della comunità, e lo scriptorium, che era il luogo dove i monaci copiavano i manoscritti. Il vicino Eremo di Montesiepi è noto per l’unica spada nella roccia conosciuta al mondo. Si tratta di una spada che sarebbe appartenuta proprio a San Galgano, che venne conficcata nel terreno dallo stesso Santo quale atto finale di una profonda conversione. Egli, infatti, dopo aver trascorso una gioventù dissoluta e disordinata maturò l’idea di ritirarsi a condurre una vita eremitica e di penitenza. Arrivato sul colle di Montesiepi, il giovane conficcò in terra la sua spada con la precisa intenzione di trasformarla in una croce; tutt’oggi, della spada nella roccia sono visibili l’elsa, l’impugnatura e un segmento di lama che sembrano proprio rappresentare una croce. L’idea della spada nella roccia, ovviamente, rimanda automaticamente al mito di Excalibur e di Re Artù ed infatti non mancano ipotesi di possibili relazioni tra la leggenda della Tavola Rotonda e la storia del santo senese. Al termine della visita proseguimento per Monteriggioni per il pranzo presso l’agriturismo “Il Ciliegio” che si trova all’interno dell’azienda agricola i cui proprietari sono viticoltori dal 1952. All’arrivo verrà effettuata la visita delle cantine e servito l’aperitivo, a seguire pranzo con il seguente menù:
Antipasto del ciliegio – Lasagne al ragù toscano – Filetto di maiale in crosta di pane – Verdure al forno – Dolce della casa – degustazione vini a tavola – acqua – caffè e giro di ammazzacaffè
Dopo pranzo partenza per la Certosa di Firenze, conosciuta come la Certosa del Galluzzo. Incontro con la guida e visita di uno dei monasteri certosini più importanti della Toscana, un luogo di silenzio e meditazione che domina la città dal 1300. Fu uno dei monasteri più ricchi e influenti d'Europa, abitata da centinaia di monaci, almeno fino all’era napoleonica. Nel 1957, un piccolo gruppo di frati cistercensi sostituì i monaci certosini come abitanti della Certosa, mantenendo fin a oggi le loro antiche tradizioni, come la distillazione di liquori alle erbe e la produzione di piccoli articoli religiosi fatti a mano. Il complesso è formato da diversi ambienti. Il palazzo Acciaiuoli costruito per volere di Niccolò Acciaiuoli per ritirarsi e trascorrere una tranquilla vecchiaia lontano dagli intrighi politici. Il palazzo è l’unica parte della certosa che ha mantenuto l’aspetto originale simile ad un fortilizio. Qui si trova la pinacoteca dove dominano gli affreschi realizzati dal Pontormo. La chiesa monastica è divisa in due parti ben distinte, una destinata ai monaci di clausura (la parte più antica dell’edificio) e una destinata ai fratelli conversi che li assistevano, straordinario è l’altare marmoreo intarsiato e sullo sfondo un meraviglioso affresco di Poccetti . Il Colloquio dei monaci, dove i certosini usavano radunarsi per brevi preghiere e per la ricreazione settimanale è un piccolo corridoio chiuso ed è decorato con una terracotta di Andrea Della Robbia. I pennacchi degli archi del chiostro sono tutti decorati e tra di loro, sopra ogni colonna, sono collocati 66 busti in terracotta invetriata da Giovanni Della Robbia. Le celle dei monaci sono concepite come piccole unità indipendenti dove il monaco trascorreva la sua intera vita uscendo solo per la refezione comune e per le celebrazioni liturgiche. ogni cella è infatti composta da una stanza per dormire e una stanza per la preghiera. L'arredamento è severo ma, come in tutti i monasteri certosini, ogni monaco aveva a disposizione un minuscolo giardino recintato che veniva coltivato individualmente. Al termine della visita partenza per il rientro previsto in serata.
QUOTA di PARTECIPAZIONE Euro 120,00 (minimo 30 partecipanti)
La quota comprende: Viaggio a/r in pullman GT – visita guidata al complesso di San Galgano - ingresso al Complesso di San Galgano - Pranzo in agriturismo con il menù indicato – aperitivo – bevande – visita delle cantine della tenuta agricola – visita guidata alla Certosa di Firenze – Ingresso alla Certosa di Firenze -assicurazione medico-sanitaria - accompagnatore professionista da Ravenna.
La quota non comprende: extra personali e facoltativi in genere - tutto quanto non indicato alla voce 'la quota comprende.'
Prenotazioni da lunedì 28 gennaio a giovedì 8 febbraio 2024
(oltre tale termine solo salvo disponibilità)
Saldo al momento della prenotazione
Per informazioni e prenotazioni:
GATTINONI TRAVEL STORE - Via Salara 18 Ravenna - Tel. 0544/35053 oppure inviando una mail a ravenna@gattinoni .it e sarete ricontattati
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